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Aprile 2004 - Mi sono
svegliato, era notte ma intorno
a me non c'era il buio del cielo
di Nuoro ma dei camici verdi che
con le loro mani mi stavano accarezzando.
Ho paura, una paura folle, quella
che non mi ha mai abbandonato
da due mesi a questa parte. I
miei occhi sono spalancati per
cercare di capire dove sono e
come poter di nuovo scappare,
le forze mi mancano non posso
farlo. Una mano mi accarezza cerco
di ritrarmi, mi gratta sotto il
collo, ma cosa mi sta accadendo,
cosa sono tutte queste persone
che mi parlano con voce tenera
e non con il solito tono? Nascondo
il mio musetto. Sono qui c'e un
dolce tepore, ho una coperta sopra
le mie ossa e le carni doloranti
, è un dolore sopportabile
e mi assopisco nuovamente. La
mia vita ,direi la mia agonia,
mi passa davanti e ogni tanto
ho quasi i sussulti, ho paura
di chiudere gli occhi e sentire
nuovamente una pietra che mi colpisce
per scacciarmi via. Ho vissuto
a Nuoro e la mia storia è
stata solo di violenze e torture,
una mano crudele ha cinto il mio
corpo con un fil di ferro e puoi
vedere quali siano state le mie
sofferenze e le torture che possa
avermi procurato. Così
ho vissuto vagando giorno e notte
per la periferia di Nuoro, scappando
da tutti anche da quella signora
che tutte le mattine veniva a
cercarmi per portarmi del cibo.Come
potevo aver fiducia dell'uomo.
Il mio corpo è stato martoriato
e il filo di ferro che mi cingeva
da sotto la coda piano piano penetrava
di giorno in giorno. Visto il
mio comportamento, tramite colei
che piangeva nel vedermi ridotto
in quello stato, è stato
chiesto disperatamente un aiuto
per me, per prendermi. Il veterinario
che da lontano mi aveva visto
ha affermato che forse c'era solo
la speranza che morissi. La mia
salvatrice non si è arresa
, si è rivolta ad una volontaria
della Lida di Olbia che si e messa
in contatto con la Lida di Orosei.
Venutasi a creare questa catena
è stata fatto l'appostamento
per prendermi e come vedete ci
sono riusciti, ma ci sono volute
due settimane di pedinamenti.
Sono stato trasportato immediatamente
ad Olbia .Vorrei tanto anch'io
quando uscirò da qui possedere
una casa perché sapete
in fondo le coccole mi piacciono
e tutte le persone non sono come
io credevo, ma chissà quando
potrò uscire? Vorrei avere
anch'io una carezza, quella che
non ho mai conosciuto per aver
avuto l'unica colpa di essere
già prima di nascere un
randagio. Adesso però che
ti ho raccontato la mia esistenza
mi addormento tranquillo perchè
quando mi sveglierò ci
sarà colei che mi accarezzerà
il collo e la testa, metterò
tutta la mia forza per guarire
le ferite del mio animo. So per
certo che andrò al Rifugio
I Fratelli Minori di Olbia . Mi
auguro che la mia degenza lì
sia breve e so per certo che anche
tu che leggerai la mia lettera
ti muoverai per trovarmi una casa.
Ti prego, io non ho mai conosciuto
la felicità non negarmela
e non lasciarmi vivere il resto
della mia vita in un canile.Forse
è troppo ciò che
ho chiesto? Se volete sapere mie
notizie chiamate Cosetta, mi ha
autorizzato a darvi il numero
Tel 333 4312878.
Sergio |