Home Contatti
Menu principale
Chi siamo
Il rifugio
Cercano casa
Come aiutarli
Donazioni
Una firma per aiutarci
Adozione a distanza
Le storie a lieto fine
Per non dimenticare
I nostri appelli
Video
E-Shop new!
Eventi
Dicono di Noi
Archivio News
Ringraziamenti
Siti amici
Contattaci
 
 

Salvo il cane con il filo di ferro

26 Aprile 2004 - Mi sono svegliato, era notte ma intorno a me non c'era il buio del cielo di Nuoro ma dei camici verdi che con le loro mani mi stavano accarezzando. Ho paura, una paura folle, quella che non mi ha mai abbandonato da due mesi a questa parte. I miei occhi sono spalancati per cercare di capire dove sono e come poter di nuovo scappare, le forze mi mancano non posso farlo. Una mano mi accarezza cerco di ritrarmi, mi gratta sotto il collo, ma cosa mi sta accadendo, cosa sono tutte queste persone che mi parlano con voce tenera e non con il solito tono? Nascondo il mio musetto. Sono qui c'e un dolce tepore, ho una coperta sopra le mie ossa e le carni doloranti , è un dolore sopportabile e mi assopisco nuovamente. La mia vita ,direi la mia agonia, mi passa davanti e ogni tanto ho quasi i sussulti, ho paura di chiudere gli occhi e sentire nuovamente una pietra che mi colpisce per scacciarmi via. Ho vissuto a Nuoro e la mia storia è stata solo di violenze e torture, una mano crudele ha cinto il mio corpo con un fil di ferro e puoi vedere quali siano state le mie sofferenze e le torture che possa avermi procurato. Così ho vissuto vagando giorno e notte per la periferia di Nuoro, scappando da tutti anche da quella signora che tutte le mattine veniva a cercarmi per portarmi del cibo.Come potevo aver fiducia dell'uomo. Il mio corpo è stato martoriato e il filo di ferro che mi cingeva da sotto la coda piano piano penetrava di giorno in giorno. Visto il mio comportamento, tramite colei che piangeva nel vedermi ridotto in quello stato, è stato chiesto disperatamente un aiuto per me, per prendermi. Il veterinario che da lontano mi aveva visto ha affermato che forse c'era solo la speranza che morissi. La mia salvatrice non si è arresa , si è rivolta ad una volontaria della Lida di Olbia che si e messa in contatto con la Lida di Orosei. Venutasi a creare questa catena è stata fatto l'appostamento per prendermi e come vedete ci sono riusciti, ma ci sono volute due settimane di pedinamenti. Sono stato trasportato immediatamente ad Olbia .Vorrei tanto anch'io quando uscirò da qui possedere una casa perché sapete in fondo le coccole mi piacciono e tutte le persone non sono come io credevo, ma chissà quando potrò uscire? Vorrei avere anch'io una carezza, quella che non ho mai conosciuto per aver avuto l'unica colpa di essere già prima di nascere un randagio. Adesso però che ti ho raccontato la mia esistenza mi addormento tranquillo perchè quando mi sveglierò ci sarà colei che mi accarezzerà il collo e la testa, metterò tutta la mia forza per guarire le ferite del mio animo. So per certo che andrò al Rifugio I Fratelli Minori di Olbia . Mi auguro che la mia degenza lì sia breve e so per certo che anche tu che leggerai la mia lettera ti muoverai per trovarmi una casa. Ti prego, io non ho mai conosciuto la felicità non negarmela e non lasciarmi vivere il resto della mia vita in un canile.Forse è troppo ciò che ho chiesto? Se volete sapere mie notizie chiamate Cosetta, mi ha autorizzato a darvi il numero Tel 333 4312878.
Sergio

 

Ora Salvo sta bene. Potete leggere il seguito della storia e vedere altre fotografie.

>>>>>

 
 
Copyright © 2006 by Lida Olbia - Tutti i diritti riservati