22-06-09 -CONTRO L’ORDINANZA DEL COMUNE DI SILIQUA
ll Sindaco Piergiorgio Lixia, ha emesso un’ordinanza che vieterebbe di dar da mangiare ai cani randagi. Questo per cercare di contrastare il randagismo che vede la Sardegna tra le regioni maggiormente coinvolte in questo fenomeno. Invece di occuparsi di cercare di risolvere il problema in modo serio con proposte concrete (come la sterilizzazione)magari dopo aver interpellato le associazioni animaliste, il Sindaco di Siliqua, ha preso una decisione inutile, crudele e palesemente in contrasto con la Legge 281/1991 che tutela gli animali randagi e la Legge 189/2004.
Ricordo al sindaco di Siliqua che con la Legge n.189/2004, il legislatore ha introdotto nel codice penale il Titolo IX bis " Dei Delitti contro il sentimento per gli animali" con il quale detta una nuova disciplina diretta a garantire anche agli animali una tutela giuridica in quanto ESSERI VIVENTI E COME TALI PORTATORI DI DIRITTI INDIVIDUALI , e pone limiti al comportamento talvolta disumano dell'uomo. (come vede anche a lei caro sindaco.)
I cani randagi sono per legge di proprietà del Comune di appartenenza, il Sindaco ha il dovere di prendersene cura.
Cosa è successo? Ha fatto si che il comandante dei vigili abbia multato una civile Signora che si è preoccupata di dar da mangiare ad un povero cane randagio.
Facciamoci sentire, scriviamo direttamente al sindaco di Siliqua e all’amministrazione comunale, per fargli capire l’assurdità di questo suo incivile gesto e mostriamo solidarietà alla Signora Natalina Todde .
Chiediamo al sindaco dove si trova ora il cane o dove sia in cura e di rispondere alle domande che gli verranno poste e vergognarsi di screditare la Sardegna, annullare l'ordinanza e chiedere scusa alla Sigora Natalina Tedde (e anche a quel povero cane, AUGURANDOMI CHE SIA ANCORA IN VITA).
"l’uomo è l’essere superiore fatto ad immagine e somiglianza" come diceva Schopenauer.... io se fossi Dio non lo direi a nessuno perché mi vergognerei.(Frase del mio grande amico Andrea)
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