Abbiamo ricevuto questa e mail da una turista svizzera, ci ha fatto
tanto " pensare" ............ma tutte le lotte che noi portiamo avanti
per sensibilizzare la gente possibile non servano a nulla????????
Ci
chiediamo cosa dobbiamo ancora inventarci. Lottiamo per un mondo
diverso, lottiamo per salvare gli animali con tutte le nostre forze,
purtroppo ancora la" strada da percorrere" è ancora in salita. Miei cari
amici lottiamo tutti perchè tutte le barbarie che noi viviamo diventino
solo : ti ricordi quando per risolvere il problema del randagismo
.....................
Questi fatti non devono avvenire nell’indifferenza
generale, devono essere ripresi dalle telecamere di tutto il mondo ma
senza sottovalutare altri nobili gesti come la grande solidarietà del
popolo sardo e di quelle di tante persone che insieme a noi lottano per
dare dignità agli animali.
Vorrei che chi ha occhi per vedere e orecchie
per intendere faccia qualcosa.
Lottate insieme a noi.
Leggi l'email ...
Cari amici degli animali,
vi segnalo quanto ho visto in Sardegna la settimana scorsa.
Ho comunicato lo stesso articolo a Striscia la Notizia...sperando
che
facciano qualcosa per sensibilizzare la gente.
Naturalmente la sofferenza degli animali è veramente tanta ...
purtroppo...
Senz'altro mi farebbe piacere se fosse pubblicato.
Anche se so che la sofferenza di animali è vasta e a volte - se si
può
anche più crudele, penso che sia bene approfittare di questa mia
cattiva
esperienza per sensibilizzare quelli che, come me, sono ignari del
disprezzo che esiste .
Ovviamente quelli che commettono tali crimini contro la Vita sono
completamente vigliacchi e ignoranti, è chiaro. Ma GLI ALTRI, quelli
che
studiano, che vivono una vita civile, DEVONO creare pressione verso
queste bestie umane che tuttora si permettono di divertirsi sulla
sofferenza dei più deboli.
Grazie per ora del tuo forte contributo in questa lotta e a tutti i
tuoi
collaboratori!
Agnese
Leggi la lettera...
CANE IMPICCATO IN SARDEGNA
Scontro con cruda realtà in Sardegna: animali come “cose”…
Per la prima volta in Sardegna, ho trascorso otto giorni con mio marito: una bella vacanza all’insegna del sole/mare e dello sport con la bici. Tutto parlava di bellezza, di dignità, di orgoglio, di bella gente.
Purtroppo l’ultimo giorno, prima dell’imbarco, abbiamo visto una cruda realtà.
In bici in zona di Villagrande, sopra Tortolì, un cartello indicava una lago …. Mio marito ha dunque deciso di uscire un attimo da quel tratto molto trafficato e di lasciarsi sorprendere con … il lago. E pedala e pedala, arriviamo davanti ad un cancello Enel (secondo salto). Niente lago. Siamo dunque scesi un attimo dalla bici per apprezzare il bel paesaggio selvaggio. D’un tratto mi cade l’occhio su qualcosa appoggiato ad un albero…è un maialino! Che strano, dico io, qui in montagna. Spingo la bici per ulteriori metri e…purtroppo i miei occhi cadono su una forma …non credo ai miei occhi: un cane, secco, quasi marcio ritto sulle zampe posteriori, impiccato su un arbusto.
Lugubre scoperta!
Un’immagine che lasciava trasparire una crudeltà inaudita! Noi non potevamo sapere cosa fosse successo ma potevamo evincere dalla scena che molto probabilmente il cane in questione aveva infastidito o mangiato uno dei tanti maialetti che intanto pascolavano intorno al cadavere e …per punizione “Ora gli faccio vedere io!” era stato condannato ad una fine davvero, come definirla? Bestiale no, disumana no, orrenda sì! Seccato vivo!
Ma tale crudeltà, accidenti! Una crudeltà “solo” limitata agli animali o, se del caso, anche “dedicata” ad esseri umani simili? Io certo non avrei piacere ad incrociare il cammino di tale “persona”.
Dunque ci siamo chiesti, vuoi vedere che su quest’isola, dove tutto sembra bello e solare vige una cruda, dura legge contro gli animali che “non valgono niente” e vengono sottoposti a sevizie indicibili soltanto … per il gusto di … creare una incredibile sofferenza?!
Tornati in Svizzera ho deciso di andare a fondo e verificare se le nostre impressioni erano fondate. Ho telefonato in giro, cercando in internet e sono finalmente riuscita a trovare una volontaria che dona tempo e denaro per la protezione degli animali. Lei ha confermato, purtroppo, tutte le nostre sensazioni alla vista di quella povera bestia morta, probabilmente lentamente, dopo giorni di sofferenza.
Conferma che gli animali sono “cose” e non valgono niente. Fino a che servono va bene, ma appena uno trasgredisce e fa un pasticcio, viene severamente punito.
Specialmente fra i contadini in montagna si pratica tuttora tale crudeltà.
Ora, scrivo perché sono basita ad aver dovuto testimoniare tale crudeltà ed ignoranza umana nell’anno 2009! Non ci sono scuse! L’ignoranza la fa da padrone e queste persone che si nascondono dietro l’omertà di passanti consapevoli di quanto succede, dovrebbero vergognarsi e temere per loro stessi e per gli altri perché sono esseri pericolosi, non lontani dalla mentalità bestiale ma con la grande colpa di possedere la capacità di raziocinio per cui la loro colpa, vale il doppio.
Mi farebbe piacere se Striscia la notizia facesse conoscere all’Italia e a chi segue questo programma, quanto succede in Sardegna per uscire da tale omertà.
Sarà pure vero che questo non potrà cambiare molto, forse, ma sempre più voci che si fanno sentire per la protezione di animali vulnerabili, potranno col tempo cambiare le cose.
Va bene essere contadini ma lo si può fare con rispetto, rispetto verso la vita e anche una morte causata all’animale deve essere più dignitosa possibile.
Come avrete potuto capire, sono stato scioccata dalla vista di quel cane. Parlando con una volontaria di un gruppo per la protezione animali di Sassari ho potuto sapere che molto spesso lei si imbatte in crudeltà del genere…ed anche peggio.
È una vergogna comportasi così da essere umano. L’animale NON è in grado di imparare, capire lo sbaglio come l’essere umano. E qui dunque la nauseabonda vista di tale odio, disprezzo e crudeltà…inutile!
Resto a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti, se vorrete affrontare questo argomento.
Lo devo a questi animali. Lo devo alla Vita.
Con cordiali saluti.
Agnese Johnson Ryf, Svizzera, Ticino
28 maggio 2009