27-12-2007 - Era la notte di Natale, una notte simbolo dell'amore e della pace, ma
non per me.
Era freddo e buio, le macchine frecciavano veloci ma
nessuno mi vedeva, nessuno si fermava, oramai la morte era certa
prima
o poi una di questa avrebbe posto fine alla mia vita, eccola la
macchina, arriva e penso ora è proprio finita, mi accuccio aspettando
la mia sorte, ma la macchina si ferma, sento una voce amica che mi
chiama si avvicina a me, mi accarezza e mi prende in braccio, non
capisco cosa mi stia succedendo, ma quelle braccia sono calde e
rassicuranti, ancora non ci credo ma sono salvo, la notte di Natale
ha
compiuto un miracolo della vita, la mia che è stata salvata.
Ma
quanti
come me non ce l'hanno fatta, quanti come me nei giorni di festa
vengono abbandonati dai loro padroni, quanti si allontanano da casa
perchè spaventati dai petardi, ancora e sempre la crudeltà umana che
non cessa neanche nei giorni di festa. A proposito mi hanno chiamato
Natalino, spero che il nome mi porti fortuna.
Per adesso sono stato
accolto presso il rifugio dei Fratelli Minori chissà se avrò mai la
gioia di una casa.
Un bau da Natalino
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