01-12-2008 - Vi voglio raccontare di Giovedì.
Ricordate Martine la signora dei Lama ? beh Giovedì viveva nella sua casa ed è rimasto solo dal giorno in cui Martine è stata ricoverata in ospedale cioè dal mese di febbraio di quest’anno.
Martine aveva incaricato Said e Rina di prendersi cura di tutti gli animali ma negli ultimi tempi non godeva di grosse possibilità finanziarie percui tutti gli animali, Giovedì compreso, hanno vissuto alla meno peggio grazie al buon cuore di chi portava qualcosa da mangiare.
Quando Martine è deceduta noi della LIDA ci siamo preoccupati di aiutare tutti i suoi animali i lama, gli alpaca, la capretta, Giovedì e alcuni altri cani e i gatti (tanti).
Io salivo praticamente tutti i giorni sulla collina dove Martine aveva la sua fattoria portando loro da mangiare.
Giovedì era molto diffidente, non si avvicinava, abbaiava e ringhiava e si teneva sempre a debita distanza, negli ultimi giorni aveva ridotto la distanza e sembrava più amichevole ma rimaneva sempre molto sospettoso.
Un giorno però rimasi sorpreso dal suo comportamento.
Nel cortile c’era un auto che impediva l’accesso alla zona dove dovevamo entrare con il camion per portare via i lama, così decidemmo di spostarla e nonostante la lunghissima sosta, con nostra immensa sorpresa si mise in moto al primo colpo.
A questo punto Giovedì che ci guardava da lontano, si è avvicinato quasi incurante del fatto che ci stava passando tra le gambe e ha tentato di salire sull’auto, quando abbiamo spento il motore, Giovedì è scappato via.
Poi ho saputo da un vicino di casa che Martine quando scendeva in paese usava quell’auto e ci faceva salire tutti i suoi cani, Giovedì compreso.
Giovedì aveva creduto che Martine fosse ritornata.
Quando abbiamo portato via i lama gli alpaca e la capretta, restava il problema con Giovedì.
Come fare per prenderlo ? io dovevo rientrare a Milano i primi di dicembre, non c’era nessuno che poteva portargli da mangiare dopo la mia partenza, mercoledì 24 novembre insieme con Riccardo e Giuseppe, i due veterinari del rifugio, decidiamo di provare con la cerbottana caricata con del sonnifero.
Saliamo, entriamo,Giovedì ci guarda, sospettoso, ma quasi mi sembra che voglia farsi prendere non fugge via, Giuseppe con la cerbottana si avvicina il più possibile, riesce a colpirlo sulla coscia e dopo qualche secondo Giovedì si adagia, è già nel mondo dei sogni.
Che sollievo. Adesso, per quanto debba andare al rifugio, almeno i pasti sono assicurati.
Già che era addormentato abbiamo ritenuto opportuno sterilizzarlo
Nei giorni successivi sono passato a trovarlo, come vedete dalle foto è dentro una gabbia che per quanto grande, rimane sempre una gabbia, e quegli occhioni mi guardano e sembrano chiedere “perché mi hai portato in una gabbia? Io ero libero nel giardino di Martine mentre ora mi tieni nella gabbia…………….perché?”
Ieri ho aperto la gabbia, ho allungato il braccio verso di lui, ha avvicinato il suo piccolo muso al dorso della mia mano l’ha annusata poi è ritornato verso il fondo della gabbia.
Appena avrà familiarizzato con i ragazzi del rifugio e la ferita della sterilizzazione sarà rimarginata lo faremo uscire per prendere confidenza anche con gli altri ospiti del rifugio.
Gli ho comunque fatto una promessa gli ho detto……….. Martine dove è andata non può prenderti con lei ma ti assicuro che ti troveremo una bella famiglia dove potrai vivere sereno e felice e chissà che questo non possa già succedere vicino ad un bel albero di Natale.
Ti voglio bene Giovedì.
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