11-04-2013 - Paolo è in cielo, da venerdi non ha recuperato nessun riflesso, la vescica continuava ad essere piena e aveva perdite solo per troppa pressione. E' rimasto sul fianco tutto il tempo, almeno possiamo pensare di non averlo fatto morire di stenti solo per la strada.
Quante creature devono continuare a perdere la vita per mano dell'"uomo"??????
Investiti, avvelenati, abbandonati a loro stessi divorati dalle malattie, sparati ...
Che colpe hanno questi esseri indifesi, per continuare a perire, schiacciati da tutta questa crudeltà? Chi ha dato il diritto a quel folle, di imbracciare un fucile caricato a pallini da caccia, e sparargli impunemente? Chi????????
Noi siamo stanchi, stremati da tutte queste situazioni "ai confini della realtà", noi vogliamo giustizia!!!! Per Paolo e per tutte le creature che abbiamo visto morire davanti ai nostri occhi, senza poter far nulla per salvar loro la vita.
Noi crediamo che in un futuro, forse ancora troppo lontano, l'uomo si renderà conto di far parte di un ampio disegno su questa terra, e di non essere l'unico detentore del diritto alla vita. Uomo, stai uccidendo ciò che di più bello la natura ti ha donato, la tua arroganza ed ignoranza ti fanno compiere tutti questi atti incivili, ma a che pro?
Ora Paolo non c'è più, era totalmente paralizzato, grazie a quei pallini che gli si sono conficcati nelle vertebre... Cosa ci rimane? Per lui, come per Richard e tutti quanti, solo tanta amarezza ed impotenza ed un conto da saldare in clinica, questa è la beffa... Tentare il tutto per tutto e rimanere con un pugno di mosche in mano ... Vogliamo giustizia!!
Esiste una legge in Italia a tutela degli animali e, da bravi italiani quali siamo, anche questa riusciamo ad eluderla, ma noi vogliamo ricordare a chi di dovere che le leggi, vanno fatte rispettare!!!!!!!
Chiediamo scusa anche a te Paolo, tu ora sei lontano da tutta questa cattiveria, ma noi continueremo a lottare anche in tua memoria...
08-04-2013 - Olbia, 05.04.2013
C'è un comune che si deve attraversare, per andare da Olbia a San Paolo l'Eremita, un grande Santo... Questo comune è Monti, dove l'intolleranza verso gli animali è ben conosciuta.
Il micio lo abbiamo chiamato Paolo, in onore del santo.
Ora Paolo è in clinica e, per potergli prestare le prime cure quando è arrivato al rifugio, è stato sedato.
Dalle radiografie effettuate è emersa la presenza di tre pallini da cartuccia da caccia, uno dei tre pallini è localizzato a carico della 12 vertebra toracica, con frattura dell'arco vertebrale. Il gatto è giunto in clinica totalmente sedato, per cui non è possibile eseguire una visita neurologica per valutare il dolore profondo a carico degli arti posteriori, non è possibile valutare se è completamente paralizzato, almeno fin quando non recupera completamente i riflessi.
Cosa possiamo fare????????????
Mi domando quanto, il cuore di una persona, possa essere profondo. Chiudo gli occhi, ormai gonfi di pianto e di stanchezza, per tutto quanto sta accadendo in questi giorni, e cerco di figurarmelo...
Mi ci affaccio, guardo dentro, ma vedo solo buio. Cerco di immaginare in che modo il dolore trovi collocazione in un cuore e penso che, forse, ci si deposita a strati, tanti strati, uno adagiato sull'altro, a formare un unico, grande macigno, che prima o poi diventerà troppo pesante per poter sostenere tutto...
Il telefono squilla, l'ennesima emergenza. Ancora, ancora e ancora ... quando tutto questo avrà fine?
Lo hanno avvistato due giorni fa a Monti che scappava ferito ma poi è sparito, non si riusciva a trovarlo. Oggi finalmente è stato recuperato "cosa faccio, lo porto al rifugio?".
Arriva, pieno di larve, i famosi bigattini, si trascina sul posteriore... Forse lo hanno investito. Gli prestiamo le prime cure e poi di corsa in clinica per le lastre: a prima vista sembra paralizzato. Ma non lo hanno investito, gli hanno sparato!!!!
Solo tre giorni fa, abbiamo lanciato in rete l'ennesimo evento per chiedere l'aiuto dei nostri sostenitori. Le emergenze sono troppe, le bocche da sfamare tante, non ce la facciamo più... E subito dopo è arrivato Richard con un tumore alla zampa, anche lui divorato dalle larve. Decidere subito, vivere o morire!!!! Oggi tu, piccola creatura, in questo stato..
Solo ieri un pezzo del mio cuore è volato in cielo, ed oggi un altro micio disperato arriva alla mia porta. A volte penso alla crudeltà del destino, a quanto può essere beffardo.
Non è sufficente, amici cari, lottare tutti i giorni contro l'ignoranza e la maleducazione, lottare con tutte le nostre forze per dare una vita a queste anime dimenticate da tutti, ma dobbiamo anche sopportare gli attacchi gratuiti che pochi e (fortunatamente) isolati soggetti, continuano a lanciare contro la nostra associazione. Veniamo accusati di vendere i cani alla Germania, di lucrare sulla vita di queste creature!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!
Ecco, in giornate come queste, dove tutto è nero, dove la loro sofferenza ti toglie il respiro, perchè tu lo sai di avere le mani legate, di non poterli salvare tutti, ma tocchi con mano la loro e la tua disperazione, in queste giornate mi viene voglia di dire a questa gente "Signori, queste sono le chiavi del paradiso, è tutto vostro!
Queste sono le fatture da pagare, per il cibo, per la manutenzione del rifugio, gli stipendi dei dipendenti e dei veterinari, i medicinali, il materiale, le cliniche. E questi sono i nostri conti correnti, con i versamenti dei donatori e gli aiuti del Comune. Questi sono i miei cellulari, un pò vecchi, non certo all'ultima moda, ma questi due numeri di telefono da oggi sono vostri".
La voglia è tanta, un cuore quasi colmo di strati di dolore, diventa poi pesante da portare in giro, ma come posso abbandonare i miei bambini? Non riuscirei mai a guardarli negli occhi e salutarli, voltandogli le spalle ...
Bambini miei, io sarò sempre con voi!!!
Amici cari, scusate per il mio sfogo, ma questi giorni sono troppo tristi per sopportare tutto!!!
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