13-07-2018 - E’ difficile trovare le parole per esprimere il grande dolore che si prova quando una creatura muore e lo è ancora di più quando la vita si spezza per colpa della cattiveria umana.
Ti abbiamo immaginato fiero e possente, ma accarezzandoti il nostro cuore si è stretto in una morsa di gelo nel vederti così, un’ombra che chiedeva aiuto. Ci credevamo, ci abbiamo sperato con tutte le nostre forze. Hai anche dato segni di miglioramenti e poi il tracollo. Era troppo tardi, se solo fossi arrivato prima.
Dolce Angiolino sei morto per colpa della cattiveria umana, di chi un giorno forse ti avrà voluto bene. L'unica consolazione è che non sei morto solo legato a quella maledetta catena e divorato dalle larve. Non eravamo pronti, quanti sogni abbiamo fatto, quante chiacchierate pensando a come sarebbe potuto essere il tuo domani.
Il tuo cuoricino non ha retto e tu grande e maestoso hai messo le ali. Ti abbiamo visto sereno, rilassato, non c’era più quella sofferenza che ti aveva annullato. Noi ora sappiamo che sei felice lassù tra gli angeli come te.
Angiolino noi non ti dimenticheremo mai e ti garantiamo che avrai la giustizia che meriti. Da lassù proteggi tutte le persone che in questi ultimi giorni della tua vita ti hanno amato intensamente ed hanno fatto l'impossibile per aiutarti.
Vola Angiolino, ci hai lasciato con tanta tristezza nel cuore.
Grazie di cuore a tutte le persone che ci sono state vicine.
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12-07-2018 - In vent’anni di volontariato ne abbiamo viste di cose e quanti pugni allo stomaco da metabolizzare, ma la storia di Angiolino è una di quelle che lascia il segno.
La richiesta di aiuto è arrivata in posta privata, con immagini strazianti. Sono quelle storie per cui ci si deve fermare e cercare di usare la razionalità, devi ragionare e pensare a come muoverti, sempre e solo per il bene dell’animale. Non è semplice.
Fra tanta indifferenza c'è però tanto amore e quando volontarie vere si incontrano si crea una catena umana. Non vi parleremo del suo passato, questo è Angiolino oggi così come lo vedete nelle foto che ci sono state inviate. In quel preciso momento ci siamo attivate per poterlo aiutare.
E’ arrivato da noi lunedì sera in stato comatoso, ricoperto di vermi, febbre a 40.5°, pieno di piaghe, disidratato e scheletrico, ci sono motivi per cui non abbiamo potuto pubblicare prima. Gli sono stati tolti migliaia di bigattini, forse oltre il kilo, mai abbiamo soccorso una creatura ridotta in questo stato. Dovremmo essere abituati ma nonostante tutto siamo sconvolti.
Stiamo facendo l'impossibile per poterlo salvare ma sarà difficile, le sue condizioni sono gravissime. Vogliamo regalargli amore e carezze, quelle che forse non ha mai conosciuto. Pensiamo da sempre che sopra di noi c'è una forza sconosciuta che ci protegge, vorremmo che quella forza andasse tutta ad Angiolino. Non sappiamo se per noi sarà l’ennesimo colpo al cuore ma vogliamo provarci. Angiolino vorremmo vederti come eri un tempo: il maestoso gigante dagli occhi di topazio!!!!
Vogliamo ringraziare le meravigliose ragazze che in questa terribile impresa ci hanno sostenuto, non facciamo i nomi per tutelarle, meravigliose volontarie che in silenzio aiutano chi ha bisogno. Grazie a chi ci sosterrà nelle spese mediche e a chi donerà traversine monouso e disinfettanti, ne abbiamo tanta necessità.
Angiolino DEVE vivere.
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